Attraversare tempi difficiliCampione

Carota, uovo e caffè

Ho pensato ad una storia che possa illustrare in modo molto semplice quello su cui rifletteremo nei prossimi 5 giorni, e allora ti chiedo: “Sei pronto a leggere con attenzione?”.

C’era una volta una giovane donna che andò da sua madre per avere saggezza e consigli tratti dalla sua esperienza. Le raccontò della sua vita e di come le cose fossero così difficili per lei. Non sapeva come fare e voleva arrendersi. Era stanca di combattere e di lottare. Sembrava che appena risolto un problema ne sorgesse uno nuovo.

La madre mentre la ascoltava la portò in cucina. Riempì tre pentole d’acqua. Nella prima mise una carota, nella seconda un uovo e nell’ultima dei chicchi di caffè macinati.

Le lasciò sui fornelli a bollire senza dire una parola. Dopo circa venti minuti trascorsi ad ascoltare lo sfogo di sua figlia, spense i fornelli. Tirò fuori la carota e la mise in una ciotola. Tirò fuori l’uovo e lo mise in un’altra ciotola. Poi versò il caffè in un’altra ciotola ancora. Rivolgendosi alla figlia, chiese: “Dimmi, cosa vedi?”.

“Una carota, un uovo e del caffè”, rispose la figlia.

Si avvicinò a lei e le chiese di toccare la carota. Lei lo fece e notò che era morbida. Poi le chiese di prendere l’uovo e di romperlo. Dopo aver tolto il guscio, osservò che l'uovo era sodo. Infine, le chiese di sorseggiare il caffè. La figlia mentre si avvicinava sorrise solo al sentire il meraviglioso aroma.

La figlia chiese allora: “Mamma, ma a cosa serve questo, se ti sto parlando di tutti i problemi che sto affrontando?”.

La madre con tenerezza le spiegò che ciascuno di questi alimenti aveva affrontato la stessa avversità, l'acqua bollente, ma ognuno aveva reagito in modo diverso. La carota era entrata nell’acqua mentre era forte, dura e implacabile. Tuttavia, dopo essere stata sottoposta all'acqua bollente, si era ammorbidita ed era diventata debole. L'uovo era fragile. Il suo sottile guscio esterno aveva protetto il liquido all’interno, ma dopo essere stato sottoposto all'acqua bollente, la sua consistenza interna non fu più fragile, piuttosto diventò resistente e forte. I chicchi di caffè macinati, invece, erano unici. Dopo essere stati nell'acqua bollente, avevano cambiato l'acqua.

“Quale di questi alimenti sei tu?”, chiese dunque la madre alla figlia. “Quando le avversità bussano alla tua porta, come reagisci? Sei una carota, un uovo o un chicco di caffè macinato?”.

Questa storia mi ricorda la saggezza e la tenerezza con cui Gesù parlò apertamente ai Suoi discepoli nell’ultima cena, descritta nei capitoli 15, 16 e 17 del Vangelo di Giovanni. Il Maestro annunciò come le circostanze da lì a poco sarebbero diventate molto ma molto avverse, e con una chiarezza sconvolgente spiegò loro ogni dettaglio su come si sarebbero verificate. Nel capitolo 16 versetto 33 di Giovanni leggiamo:

«Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

Il nostro Signore come al solito semina la Sua parola di incoraggiamento. L’obiettivo è che possiamo avere pace in Lui, anche se il pronostico potrebbe essere di tribolazione, ci assicura dicendo: «Io ho vinto il mondo». A noi la scelta di credere, di avere fiducia e coraggio nella Sua parola. A questo punto la domanda giusta da porre a te stesso è se sei consapevole che la condizione del tuo cuore determinerà il tuo futuro. E la domanda posta dalla madre alla figlia, la pongo anche a te: “Sei una carota, un uovo o un chicco di caffè macinato?”.

Dichiaro la benedizione di Dio su questa giornata. Continueremo a riflettere su questa storia nei prossimi giorni.