Opposizione alla "Mentalità di Cristo" (Filippesi 3:1-4:1)

"Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l’ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), la fine dei quali è la perdizione; il loro dio è il ventre e la loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna; gente che ha l’animo alle cose della terra. Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore." Filippesi 3:18-20 (NR06)

Contesto

Lo status di colonia romana della città di Filippi e i ben noti privilegi della cittadinanza romana all'interno dell'Impero sono ulteriori contesti che saranno utili per la lettura di oggi. (Puoi rivedere il video sul contesto storico del primo giorno se hai bisogno di un promemoria di ciò che questi contesti comportavano).

Nel passaggio di oggi, Paolo mette in guardia i Filippesi dai falsi insegnanti che cercano di sfruttare la loro tendenza a considerarsi superiori agli altri. Paolo chiama gli insegnanti "quei cani, quei malfattori, quei mutilatori della carne" in Filippesi 3:2 e "nemici della croce" in Filippesi 3:18. Si tratta dei giudaizzanti, un gruppo che fu in contrasto con Paolo per gran parte del suo ministero (cfr. At 15,1-2; Gal 5,2-12; Tito 1,10-16). Si erano presentati a Filippi (una città prevalentemente gentile) e avevano iniziato a predicare che i gentili dovevano farsi circoncidere e osservare la Legge di Mosè per diventare veri cristiani. Erano molto orgogliosi del loro pedigree ebraico e della loro giustizia basata sulle opere della legge.

Osservazione

Paolo inizia (3,1) e termina (4,1) questa sezione con un incoraggiamento personale ai Filippesi come suoi fratelli e sorelle: continuare a gioire nel Signore e a rimanere saldi in Lui!

Questo incoraggiamento fa da contraltare al suo avvertimento contro i falsi insegnanti che hanno una mentalità opposta a quella di Cristo:

1. confidano nella carne (3:3-6); e
2. vivono come nemici della croce (3:18).

In risposta a queste mentalità carnali, Paolo esorta i Filippesi a imitare il suo esempio (3,17). Egli ha rifiutato ogni atteggiamento terreno, considerando "spazzatura" tutto ciò che non è la conoscenza di Cristo e la giustizia che si trova in Lui (3,7-11). Invita i Filippesi a unirsi a lui nel perseverare nella "mentalità di Cristo" fino a quando tutti raggiungeranno la risurrezione dei morti al Suo ritorno e i pieni benefici della cittadinanza celeste (3,12-14; 20-21).

Interpretazione

Il passaggio di oggi individua una sfida per i Filippesi: rifiutare le mentalità che si oppongono alla "mentalità di Cristo" anche se, umanamente parlando, sembrano ingrandire lo status e il prestigio di una persona.

Considera il significato della cittadinanza romana e dello status di colonia romana per un lettore originario. Perché pensi che il messaggio dei giudaizzanti potesse attrarli? In che modo Paolo riorienta i Filippesi sul tipo di cittadinanza e di status che conta davvero nel regno di Dio?

Perché Paolo inizia e finisce questa sezione di avvertimenti con un appello personale ai Filippesi come suoi fratelli e sorelle? In che modo le sue affermazioni in 3:1 e 4:1 incoraggerebbero questi credenti gentili nell'affrontare il falso insegnamento dei giudaizzanti?

Applicazione

Elenca alcune delle tue realizzazioni personali e degli aspetti della tua identità che ti conferiscono uno status nel tuo contesto. Questi aspetti sono mai al centro della tua vita, al di sopra del tuo rapporto con Cristo? Se tutti questi aspetti venissero eliminati, saresti ancora fiducioso grazie al tuo rapporto con Cristo? In che modo il testo di oggi ti invita a riorientare la tua prospettiva su ciò che conta di più?

O forse senti di non avere alcun risultato o status. In che modo il testo di oggi ti parla di ciò che dà valore e significato alla tua vita?