Come recuperare il tempoCampione

Cantare col cuore al Signore

Cantare col cuore è qualcosa di molto più profondo di cantare con la sola voce. Esiste oggi una sorta di “autotune” spirituale, attraverso il quale tutte le note del cuore, risultano sempre intonate, anche se provengono da cuori non sinceri o superficiali. Questa lode non è gradita a Dio e non produce alcun giovamento reale al cuore di chi canta, è una lode prodotta senza vero amore.

All’orecchio di Dio, che ben conosce il cuore umano, ogni nota del cuore manipolata è ben riconosciuta. Davanti a Lui vogliamo essere sinceri, cantare col cuore, anche quando questo è ferito, triste, dolorante e deluso. Il Signore Gesù è venuto per fasciare e sanare ogni cuore, dare la vera pace e la vera gioia, che non vengono turbate da eventi esteriori.

In un certo senso, cantare è pregare in musica. I Salmi della Parola di Dio sono veri e propri inni, che esprimono tutta la varietà dei sentimenti umani e portano alla ricerca di Dio, alla lode e all’adorazione. Questo vuol dire che lo Spirito Santo, che li ha ispirati, ritiene molto importante che i figli di Dio cantino. Inoltre, essendo profondo conoscitore dell’animo umano, sa che il canto rivolto a Dio è sempre una benedizione.

Se è vero che non può esservi un culto al Signore senza la centralità della Parola (che sia predicata, letta, o vissuta), è altrettanto vero che devono esserci la lode e il canto, anche nella maniera più semplice, con pochi strumenti, o anche con la sola voce. L’importante è che si canti col cuore, anzi all’unisono con un solo cuore!

Il tempo in cui cantiamo a Dio è sempre tempo recuperato e ben speso, eleva l’anima ed apre il cuore, anche se sei stonato/a come una campana, canta al Signore, riceverai benedizione.