Non Scagliare Quella Pietra! Evitare Di Essere Sopraffatti Da Sentimenti Che Non Onorano Dio!Campione

INVIDIA

Proseguiamo il nostro viaggio verso una vita che onora Dio, imparando a gestire l'invidia. L'invidia è un sentimento che ci distoglie dalla gratitudine verso Dio. La Bibbia ci insegna che l'invidia è come il marciume delle ossa (Proverbi 14:30), ma la contentezza porta gioia (Proverbi 15:13). Dobbiamo concentrarci sulle benedizioni che abbiamo ricevuto (1 Timoteo 6:6-8) e rallegrarci per il successo degli altri (Filippesi 2:3). Cerchiamo sempre di seguire l'esempio di Cristo, che non invidiava nulla (Filippesi 2:5-8).

L'invidia è un sentimento distruttivo che ci allontana dalla gratitudine verso Dio. Quando ci lasciamo guidare dall'invidia, ci concentriamo solo su ciò che gli altri hanno e noi non abbiamo, dimenticando le molte benedizioni che abbiamo ricevuto da Dio. La Bibbia ci ammonisce sul pericolo dell'invidia, paragonandola al marciume delle ossa, che corrode e deteriora tutto ciò che è sano e solido: “Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l'invidia è la carie delle ossa” (Proverbi 14:30).

D'altro canto, la contentezza è una virtù che ci porta gioia e pace interiore. Quando siamo contenti con ciò che abbiamo, siamo in grado di apprezzare le benedizioni di Dio nella nostra vita. Come ci ricorda il libro dei Proverbi, “un cuore allegro rende gioioso il volto” (Proverbi 15:13).

Per combattere l'invidia, dobbiamo concentrarci sulle benedizioni che abbiamo ricevuto da Dio anziché sulle cose che ci mancano. L'apostolo Paolo ci esorta a essere contenti con ciò che abbiamo, poiché la vera ricchezza è nella contentezza e nella fede in Dio: “La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno. Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla; ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti.” (1 Timoteo 6:6-8). Inoltre, dobbiamo imparare a rallegrarci per il successo e le benedizioni degli altri, anziché invidiarli. Come ci ricorda l'apostolo Paolo nella lettera ai Filippesi, dovremmo considerare gli altri superiori a noi stessi e gioire con loro: “Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso” (Filippesi 2:3).

Infine, possiamo trovare ispirazione nell'esempio di Cristo. Gesù non conosceva l'invidia; al contrario, vide il successo e il benessere degli altri come un'opportunità per mostrare amore e servizio. Come cristiani, dovremmo seguire il Suo esempio, cercando di sviluppare un cuore grato e contento, liberi dall'invidia e pieni di amore e compassione per gli altri: “Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Gesù Cristo” (Filippesi 2:5).