Ama il tuo prossimo

Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. (Matteo 22:39)

Ieri, abbiamo visto quanto sia importante amare se stessi, in primis per stare bene, e poi come condizione necessaria per riuscire ad amare il prossimo. La parola come implica che puoi amare il prossimo allo stesso modo in cui ami te stesso.

Come fare? Luca 6:31 ci dà un’indicazione: “E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.” Praticamente, considera gli altri come te stesso: se apri un pacchetto di caramelle, offrine anche a chi ti sta intorno; se vedi qualcuno nel bisogno, non chiudere il cuore, ma cerca di capire cosa puoi fare per aiutarlo…

Come Matteo, anche Luca racconta del gran comandamento. Subito dopo, qualcuno chiede a Gesù “chi è il mio prossimo?” e Lui risponde con la parabola del buon samaritano. (Luca 10:25-37)

Questa parabola ci insegna che non possiamo amare solo a parole (come hanno fatto i due religiosi che non hanno aiutato l’uomo ferito). Ciò che conta sono i fatti. Il Samaritano, pur facendo parte di un popolo nemico degli ebrei, va oltre al suo dovere: non solo presta i primi soccorsi all’uomo ferito, ma a sue spese, si prende cura di lui anche durante i giorni successivi. Ecco che come avrebbe voluto che fosse fatto a lui, così lui ha fatto per quell’uomo, anche se era un nemico.

Ma chi è un “nemico”? Come posso aiutare un “nemico”? Semplicemente realizzando che il nemico non esiste, non sono le persone che ti stanno attorno, amico mio (Efesini 6:12). Chi ti sta davanti, qualsiasi cosa abbia fatto, è una persona amata da Dio che magari ha proprio bisogno di te per incontrare Gesù; e tu potresti aiutarla in questo mostrandogli amore non vendetta.

Prego che tu possa camminare nell'amore soprannaturale di Dio.

Grazie di esistere,

Emmanuel Gau