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Vangelo secondo Matteo 13:1-23

Vangelo secondo Matteo 13:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

In quel giorno Gesù, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare; e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva. Egli parlò loro di molte cose in parabole, dicendo: «Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghi rocciosi, dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi oda». Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. E si adempie in loro la profezia d’Isaia che dice: “Voi udrete e non comprenderete; guarderete e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano e io non li guarisca”. Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono! In verità io vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono. «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore! Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questo è quello seminato lungo la strada. Quello seminato in luoghi rocciosi è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato. Quello seminato tra le spine è colui che ode la parola; poi le ansiose preoccupazioni mondane e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola, che rimane infruttuosa. Quello invece seminato nella terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli quindi porta del frutto e rende il cento, il sessanta e il trenta per uno».

Vangelo secondo Matteo 13:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

In quel giorno Gesú, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare; e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva. Egli insegnò loro molte cose in *parabole, dicendo: «Il seminatore uscí a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridí. Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi [per udire] oda». Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. E si adempie in loro la profezia d'*Isaia che dice: “Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi, e di comprendere con il cuore e di convertirsi, perché io li guarisca”. Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono! In verità io vi dico che molti *profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono. «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore! Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato. Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa. Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, cosí, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta».

Vangelo secondo Matteo 13:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Quel giorno, Gesù uscì di casa e andò a sedersi in riva al lago di Galilea. Attorno a lui si radunò una folla tanto grande che egli salì su una barca e si sedette. Tutta la gente rimase sulla riva. Gesù parlava di molte cose servendosi di *parabole. Egli diceva: «Un contadino andò a seminare, e mentre seminava alcuni semi andarono a cadere sulla strada: vennero allora gli uccelli e li mangiarono. Altri semi invece andarono a finire su un terreno dove c’erano molte pietre e poca terra: questi germogliarono subito perché la terra non era profonda, ma il sole, quando si levò, bruciò le pianticelle che seccarono perché non avevano radici robuste. Altri semi caddero in mezzo alle spine e le spine, crescendo, soffocarono i germogli. Ma alcuni semi caddero in un terreno buono e diedero un frutto abbondante: cento o sessanta o trenta volte di più. Chi ha orecchi, cerchi di capire!». Allora i *discepoli di Gesù si avvicinarono a lui e gli domandarono: — Perché, quando parli alla gente, usi le parabole? Gesù rispose: — A voi Dio fa conoscere apertamente i misteri del suo regno, ma agli altri no. Perché, chi ha molto riceverà ancor di più e sarà nell’abbondanza; a chi ha poco, invece, porteranno via anche quel poco che ha. Per questo parlo in parabole: perché guardano e non vedono, ascoltano e non capiscono, e si realizza per loro la profezia che è scritta nel libro del profeta Isaia: Ascolterete e non capirete, dice il Signore, guarderete e non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile: sono diventati duri d'orecchi, hanno chiuso gli occhi: per non vedere con gli occhi, per non sentire con gli orecchi, per non comprendere con il cuore, per non tornare verso di me, per non lasciarsi guarire da me. Voi invece siete beati, perché i vostri occhi vedono e i vostri orecchi ascoltano. Vi assicuro che molti *profeti e molti uomini giusti avrebbero desiderato vedere quel che voi vedete, ma non l’hanno visto; molti avrebbero desiderato udire quel che voi udite, ma non l’hanno udito. «Ascoltate il significato della *parabola del seminatore: Il seme caduto sulla strada indica chi sente parlare del *regno di Dio, ma non capisce. Viene il maligno e ruba quel che è stato seminato nel suo cuore. «Il seme caduto dove c’erano molte pietre indica chi ascolta la *parola di Dio e l’accoglie con entusiasmo, ma non ha radici e non è costante; appena incontra difficoltà o persecuzione, subito si lascia andare. «Il seme caduto tra le spine indica chi ascolta la parola, ma poi si lascia prendere dalle preoccupazioni di questo mondo e dai piaceri della ricchezza; tutto questo soffoca la *parola di Dio ed essa rimane senza frutto. «Infine, il seme caduto nel buon terreno indica chi ascolta la parola di Dio e la capisce. Egli la fa fruttificare ed essa produce cento o sessanta o trenta volte di più».

Vangelo secondo Matteo 13:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA in quel giorno stesso, Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso del mare. E molte turbe si raunarono appresso di lui, talchè egli, entrato in una navicella, si pose a sedere; e tutta la moltitudine stava in piè in su la riva. Ed egli ragionava loro molte cose, in parabole, dicendo: Ecco, un seminatore uscì fuori a seminare. E mentre egli seminava, una parte della semenza cadde lungo la strada, e gli uccelli vennero, e la mangiarono tutta. Ed un'altra cadde in luoghi pietrosi, ove non avea molta terra, e subito nacque, perciocchè non avea profondo terreno; ma, essendo levato il sole, fu riarsa; e, perciocchè non avea radice, si seccò. Ed un'altra cadde sopra le spine, e le spine crebbero, e l'affogarono. Ed un'altra cadde in buona terra, e portò frutto, qual granel cento, qual sessanta, qual trenta. Chi ha orecchie da udire, oda. Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: Perchè parli loro in parabole? Ed egli, rispondendo, disse loro: Perciocchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno de' cieli, ma a loro non è dato. Perciocchè, a chiunque ha, sarà dato, ed egli soprabbonderà; ma, a chiunque non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto. Perciò, parlo io loro in parabole, perchè veggendo non veggono, udendo non odono, e non intendono. E si adempie in loro la profezia d'Isaia, che dice: Bene udirete, ma non intenderete; ben riguarderete, ma non vedrete. Perciocchè il cuore di questo popolo è ingrassato, e odono gravemente con gli orecchi, e chiudono gli occhi; acciocchè non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani. Ma, beati gli occhi vostri, perchè veggono; e le vostre orecchie, perchè odono. Perciocchè, io vi dico in verità, che molti profeti e giusti hanno desiderato di veder le cose che voi vedete e non le hanno vedute; e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite. Voi dunque intendete la parabola del seminatore. Quando alcuno ode la parola del regno, e non l'intende, il maligno viene, e rapisce ciò ch'era stato seminato nel cuor di esso. Un tale è la semenza seminata lungo la strada. E colui che è seminato in luoghi pietrosi è colui che ode la parola, e subito con allegrezza la riceve; ma non ha radice in sè, anzi è di corta durata: ed avvenendo tribolazione, o persecuzione, per la parola, incontanente è scandalezzato. E colui che è seminato fra le spine è colui che ode la parola; ma la sollecitudine di questo secolo e l'inganno delle ricchezze, affogano la parola; ed essa diviene infruttuosa. Ma colui che è seminato nella buona terra è colui che ode la parola, e l'intende; il quale ancora frutta, e fa qual cento, qual sessanta, qual trenta.

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