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Luca 10

10
La missione dei settanta
(Cfr. Matteo 9:37, 38; 10; 28:18-20)
1Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stesso stava per andare. 2E diceva loro: “La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. 3Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. 4Non portate né borsa, né sacca, né calzari e non salutate nessuno per via. 5In qualunque casa sarete entrati, dite prima: ‘Pace a questa casa!’. 6Se lì vi è un figlio di pace, la vostra pace riposerà su lui; se no, tornerà a voi. 7Dimorate in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. 8In qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti, 9guarite gli infermi che saranno in essa, e dite loro: ‘Il regno di Dio si è avvicinato a voi’. 10Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11‘Perfino la polvere che dalla vostra città si è attaccata ai nostri piedi noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi’. 12Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città”.
Rimprovero alle città impenitenti
(Cfr. Matteo 11:21-24)
13“Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già anticamente si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio e sedendo nella cenere. 14Perciò, nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu sarai abbassata fino nell’Ades!
16Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me e chi rifiuta me rifiuta colui che mi ha mandato”.
Il ritorno dei settanta dalla loro missione
(Matteo 11:25-30; 13:16, 17)
17Ora i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome”. 18Ed egli disse loro: “Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20Eppure, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.
21In quella stessa ora, Gesù giubilò per lo Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 22Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio, se non il Padre, né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”. 23E, rivoltosi ai suoi discepoli, disse loro in disparte: “Beati gli occhi che vedono le cose che voi vedete! 24Poiché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere le cose che voi vedete e non le hanno viste, udire le cose che voi udite e non le hanno udite”.
Il buon Samaritano
25Ed ecco, un certo dottore della legge si alzò per metterlo alla prova e gli disse: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. 26Ed egli gli disse: “Nella legge che sta scritto? Come leggi?”. 27Egli, rispondendo, disse: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso” . 28Gesù gli disse: “Tu hai risposto rettamente; fa’ questo e vivrai”. 29Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. 30Gesù, replicando, disse: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s’imbatté nei briganti i quali, spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 32Così pure un levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33Ma un samaritano che era in viaggio, giunto presso di lui, lo vide, ne ebbe compassione 34e, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: ‘Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, quando tornerò, te lo renderò’. 36Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?”. 37E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: “Va’ e fa’ anche tu la stessa cosa”.
Marta e Maria
38Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39Marta aveva una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: “Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. 41Ma il Signore, rispondendo, le disse: “Marta, Marta, ti affanni e ti inquieti di molte cose, ma una cosa è necessaria. 42Maria ha scelto la buona parte che non le sarà tolta”.

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