Salmi 119:49-56
Salmi 119:49-56 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ricòrdati della parola data al tuo servo, con la quale mi hai fatto sperare. Questo mi è di conforto nell’afflizione: che la tua parola mi fa vivere. I superbi mi coprono di scherno, ma io non mi svio dalla tua legge. Ricordo i tuoi giudizi antichi, o SIGNORE, e mi consolo. Grande sdegno mi prende a causa degli empi che abbandonano la tua legge. I tuoi statuti sono per me dei cantici, nella casa dove sono ospite. Ricordo il tuo nome nella notte, o SIGNORE, e osservo la tua legge. Ho questo conforto: che osservo i tuoi precetti. (HET)
Salmi 119:49-56 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ricòrdati della parola data al tuo servo, con la quale mi hai fatto sperare. Questo mi è di conforto nell'afflizione, che la tua parola mi fa vivere. I superbi mi coprono di scherno, ma io non mi svio dalla tua legge. Ricordo i tuoi giudizi antichi, o Signore, e mi consolo. Grande sdegno mi prende a causa degli empi che abbandonano la tua legge. I tuoi statuti sono per me dei cantici, nella casa dove sono ospite. Ricordo il tuo nome nella notte, o Signore, e osservo la tua legge. Ho questo conforto, che osservo i tuoi precetti. (HET)
Salmi 119:49-56 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ricordati della parola data al tuo servo: ne hai fatto la mia speranza. La tua promessa mi dona vita mi conforta nella tristezza. I prepotenti mi insultano di continuo, ma non mi allontano dalla tua legge. Quando ricordo le tue antiche sentenze, Signore, mi sento consolato. Provo indignazione davanti ai malvagi, che abbandonano la tua legge. Le tue leggi sono il mio canto in questa terra straniera. Ogni notte ripenso a te, Signore, per fare la tua volontà. Questo mi è stato affidato: custodire i tuoi decreti.
Salmi 119:49-56 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ricordati della parola detta al tuo servitore, Sopra la quale tu mi hai fatto sperare. Questa è la mia consolazione nella mia afflizione, Che la tua parola mi ha vivificato. I superbi mi hanno grandemente schernito; Ma io non mi sono stornato dalla tua Legge. Signore, io mi son ricordato de' tuoi giudicii ab antico; E mi son consolato. Tremito mi occupa, per gli empi Che abbandonano la tua Legge. I tuoi statuti sono stati i miei cantici Nella dimora de' miei pellegrinaggi. O Signore, di notte io mi son ricordato del tuo Nome, Ed ho osservata la tua Legge. Questo mi è avvenuto, Perciocchè io ho guardati i tuoi comandamenti.