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Salmi 10:1-18

Salmi 10:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

O Signore, perché te ne stai lontano? Perché ti nascondi in tempo d'angoscia? L'empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri; essi rimangono presi nelle insidie tese dai malvagi: poiché l'empio si gloria delle brame dell'anima sua, benedice il rapace e disprezza ilSignore. L'empio, con viso altero, dice: «Il Signore non farà inchieste». Tutti i suoi pensieri sono: «Non c'è Dio!» Le sue vie son prospere in ogni tempo; cosa troppo alta per lui sono i tuoi giudizi; con un soffio egli disperde tutti i suoi nemici. Egli dice in cuor suo: «Non sarò mai smosso; d'età in età non m'accadrà male alcuno». La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza; sotto la sua lingua c'è malizia e *iniquità. Egli sta in agguato nei villaggi; uccide l'innocente in luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il misero. Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in agguato per sorprendere il misero; egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete. Se ne sta quatto e chino, e gli infelici soccombono alla sua forza. Dice in cuor suo: «Dio dimentica, nasconde la sua faccia, non vedrà mai». Ergiti, o Signore! O Dio, alza la tua mano! Non dimenticare i miseri. Perché l'empio disprezza Dio? Perché dice in cuor suo: «Non ne chiederà conto?» Invece tu hai visto; poiché tu tieni conto della malvagità e dei soprusi per poi ripagare con la tua mano. A te si abbandona il misero; tu sei il sostegno dell'orfano. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; punisci la sua empietà, e tu non la ritrovi piú. Il Signore è re in eterno; le nazioni sono state sterminate dalla sua terra. O Signore, tu esaudisci il desiderio degli umili; tu fortifichi il cuor loro, porgi il tuo orecchio per render giustizia all'orfano e all'oppresso, affinché l'uomo, che è fatto di terra, cessi d'incutere spavento.

Salmi 10:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

O SIGNORE, perché te ne stai lontano? Perché ti nascondi in tempo d’angoscia? L’empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri; essi rimangono presi nelle insidie tese dai malvagi; poiché l’empio si gloria delle brame dell’anima sua, benedice il rapace e disprezza il SIGNORE. L’empio, con viso altero, dice: «Il SIGNORE non farà inchieste». Tutti i suoi pensieri sono: «Non c’è Dio!» Le sue vie son prospere in ogni tempo; cosa troppo alta per lui sono i tuoi giudizi; con un soffio egli disperde tutti i suoi nemici. Egli dice in cuor suo: «Non sarò mai smosso; d’età in età non m’accadrà male alcuno». La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza; sotto la sua lingua c’è malizia e iniquità. Egli sta in agguato nei villaggi, uccide l’innocente in luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il misero. Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana, sta in agguato per sorprendere il misero; egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete. Se ne sta quatto e chino, e gli infelici soccombono alla sua forza. Dice in cuor suo: «Dio dimentica, nasconde la sua faccia, non vedrà mai». Ergiti, o SIGNORE! O Dio, alza la tua mano! Non dimenticare i miseri. Perché l’empio disprezza Dio? Perché dice in cuor suo: «Non ne chiederà conto»? Invece tu hai visto; poiché tu guardi la malvagità e l’oppressione per poi ripagare con la tua mano. A te si abbandona il misero; tu sei il sostegno dell’orfano. Spezza il braccio dell’empio e del malvagio; chiedi conto della sua empietà, finché tu non ne trovi più. Il SIGNORE è re in eterno; le nazioni sono state sterminate dalla sua terra. O SIGNORE, tu esaudisci il desiderio degli umili; tu fortifichi il cuor loro, porgi il tuo orecchio per rendere giustizia all’orfano e all’oppresso, affinché l’uomo, che è fatto di terra, cessi d’incutere spavento.

Salmi 10:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Perché, Signore, te ne resti lontano? Perché ti nascondi in tempi duri per noi? La prepotenza del malvagio rovina i poveri, cadono vittime delle sue trame. Il malvagio si vanta dei propri istinti, intasca guadagni e disprezza il Signore. Dice il malvagio nella sua presunzione: «Nessuno mi chiederà conto di nulla. Dio non c’è». Questo è il suo pensiero. Quel che fa ha sempre successo. Troppo alti per lui i tuoi giudizi, degli avversari non gliene importa. «Nulla in perpetuo mi farà vacillare — dice in cuor suo — non mi accadrà mai niente di male». Di maledizioni, imbrogli e ingiurie ha sempre piena la bocca. Ha sulla lingua parole maliziose e cattive. Se ne sta in agguato fra le siepi, dal suo nascondiglio uccide gli innocenti, con gli occhi spia la gente indifesa. Si apposta e rimane nascosto come un leone nel folto dei cespugli. Resta in agguato per afferrare i deboli: li attira nella rete e li cattura. Si abbassa, si rannicchia e gli innocenti cadono sotto la sua violenza. Dice in cuor suo: «Dio non se ne cura, chiude gli occhi, non vede mai nulla». Alzati, Signore, colpisci! Non dimenticarti degli oppressi! Come mai il malvagio può disprezzarti? Come può dire: «Dio non mi chiederà conto!»? Tu vedi il dolore e l’angoscia, osservi e sei pronto ad agire. A te si affida l’infelice, sei tu a soccorrere l’orfano. Spezza il potere dei malvagi, castigali per il male che fanno e di loro non rimanga più traccia. Signore, tu sei re per sempre nei secoli! Spariscano gli infedeli dalla terra. Signore, tu che ascolti i desideri dei poveri: da’ loro coraggio, presta loro attenzione, difendi i diritti dell'orfano e dell'oppresso. Mai più semini terrore l’uomo che è nato dalla terra.

Salmi 10:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

O SIGNORE, perchè te ne stai lontano? Perchè ti nascondi a' tempi che siamo in distretta? L'empio colla sua superbia persegue il povero afflitto; Ma saranno presi nelle macchinazioni che hanno fatte. Perciocchè l'empio si gloria de' desiderii dell'anima sua; E benedice l'avaro, e dispetta il Signore. L'empio, secondo l'alterezza del suo volto, non si cura di nulla; Tutti i suoi pensieri sono, che non vi è Dio. Le sue vie son profane in ogni tempo; I tuoi giudicii gli sono una cosa troppo alta, per averli davanti a sè; Egli soffia contro a tutti i suoi nemici. Egli dice nel suo cuore: Io non sarò giammai smosso; Egli dice, che in veruna età non caderà in alcun male. La sua bocca è piena di esecrazione, e di frodi, e d'inganno; Sotto la lingua sua vi è perversità ed iniquità. Egli sta negli agguati per le ville; Egli uccide l'innocente in luoghi nascosti; I suoi occhi spiano il povero. Egli insidia il povero nel suo nascondimento, Come il leone nella sua spelonca; Egli l'insidia per predarlo; Egli preda il povero, traendolo nella sua rete. Egli se ne sta quatto e chino; E molti poveri caggiono nelle sue unghie. Egli dice nel cuor suo: Iddio l'ha dimenticato; Egli ha nascosta la sua faccia, egli giammai non lo vedrà. Levati, Signore; o Dio, alza la tua mano; Non dimenticare i poveri afflitti. Perchè l'empio dispetta egli Iddio? Perchè dice egli nel cuor suo, che tu non ne ridomanderai ragione? Tu l'hai pur veduto; perciocchè tu riguardi l'oltraggio e il dispetto, Per prendere il fatto in mano. Il povero si rimette in te; Tu sei l'aiutatore dell'orfano. Fiacca il braccio dell'empio; E poi, se tu ricerchi l'empietà del malvagio, non la troverai più. Il Signore è re in sempiterno; Le genti son perite dalla sua terra. O Signore, tu esaudisci il desiderio degli umili; Tu raffermi il cuor loro, le tue orecchie sono attente a loro; Per far ragione all'orfano e al povero; Acciocchè l'uomo di terra non continui più ad usar violenza.

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