Secondo libro delle Cronache 33:12-13
Secondo libro delle Cronache 33:12-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
E quando egli fu angosciato, implorò il SIGNORE, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri. A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudì le sue suppliche e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il SIGNORE è Dio.
Secondo libro delle Cronache 33:12-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
E quando egli fu angosciato, implorò il Signore, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri. A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudí le sue suppliche, e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il Signore è Dio.
Secondo libro delle Cronache 33:12-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Questa umiliazione scosse Manasse. Egli riconobbe le sue colpe davanti al Dio dei suoi padri e pregò il Signore di avere pietà di lui. Dio accolse la sua preghiera ed ebbe pietà di lui. Lo fece ritornare sul trono a Gerusalemme e, da allora, Manasse riconobbe che solo il Signore è Dio.
Secondo libro delle Cronache 33:12-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E quando egli fu in distretta, supplicò al Signore Iddio suo, e si umiliò grandemente davanti all'Iddio de' suoi padri. Ed avendogli fatta orazione, egli fu placato inverso lui, ed esaudì la sua supplicazione, e lo ricondusse in Gerusalemme al suo regno. E Manasse conobbe che il Signore è Dio.