Logo YouVersion
Icona Cerca

Secondo libro delle Cronache 20:1-23

Secondo libro delle Cronache 20:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Dopo questi fatti, i figli di Moab e i figli di Ammon, e con loro dei Maoniti, marciarono contro Giosafat per fargli guerra. Vennero dei messaggeri a informare Giosafat, dicendo: «Una gran moltitudine avanza contro di te dall’altra parte del mare, dalla Siria, ed è giunta ad Asason-Tamar, cioè En-Ghedi». Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il SIGNORE e bandì un digiuno per tutto Giuda. Giuda si radunò per implorare aiuto dal SIGNORE, e da tutte quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il SIGNORE. Giosafat, stando in piedi in mezzo all’assemblea di Giuda e di Gerusalemme, nella casa del SIGNORE, davanti al cortile nuovo, disse: «SIGNORE, Dio dei nostri padri, non sei tu Dio dei cieli? Non sei tu che domini su tutti i regni delle nazioni? Non hai tu nelle tue mani la forza e la potenza, in modo che nessuno può resistere contro di te? Non sei stato tu, Dio nostro, a scacciare gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele, e a darlo per sempre alla discendenza di Abraamo, tuo amico? E quelli lo hanno abitato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome, dicendo: “Quando ci cadrà addosso qualche calamità, spada, giudizio, peste o carestia, noi ci presenteremo davanti a questa casa e davanti a te, poiché il tuo nome è in questa casa; a te grideremo nella nostra tribolazione, e tu ci udrai e ci salverai”. Ora ecco che i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir, nelle cui terre non permettesti a Israele di entrare quando veniva dal paese d’Egitto – perciò egli si tenne lontano da loro e non li distrusse – eccoli che ora ci ricompensano, venendo a scacciarci dall’eredità di cui ci hai dato il possesso. Dio nostro, non vorrai giudicarli? Poiché noi siamo senza forza di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; noi non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te!» Tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli e i loro figli stavano in piedi davanti al SIGNORE. Allora lo Spirito del SIGNORE investì in mezzo all’assemblea Iaaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaia, figlio di Ieiel, figlio di Mattania, il Levita, tra i figli di Asaf. Iaaziel disse: «Porgete orecchio, voi tutti di Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Così vi dice il SIGNORE: “Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine, poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. Domani scendete contro di loro; eccoli che vengono su per la salita di Sis, e voi li troverete all’estremità della valle, di fronte al deserto di Ieruel. Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi e vedrete la liberazione che il SIGNORE vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani uscite contro di loro, e il SIGNORE sarà con voi”». Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al SIGNORE e lo adorarono. I Leviti tra i figli dei Cheatiti e tra i figli dei Corachiti si alzarono per lodare a gran voce il SIGNORE, Dio d’Israele. La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nel SIGNORE, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti e trionferete!» E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!» Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti. I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quando ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.

Secondo libro delle Cronache 20:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Dopo questi fatti, i figli di *Moab e i figli di *Ammon, e con loro dei Maoniti, marciarono contro *Giosafat per fargli guerra. Ven nero dei messaggeri a informare Giosafat, dicendo: «Una gran moltitudine avanza contro di te dall'altra parte del mare, dalla *Siria, ed è giunta ad Asason-Tamar, cioè En-Ghedi». Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il Signore, e bandí un digiuno per tutto *Giuda. Giuda si radunò per implorare aiuto dal Signore, e da tutte quante le città di Giuda venivano gli abitanti a cercare il Signore. Giosafat, stando in piedi in mezzo all'assemblea di Giuda e di *Gerusalemme, nella casa del Signore, davanti al *cortile nuovo, disse: «Signore, Dio dei nostri padri, non sei tu Dio dei cieli? Non sei tu che domini su tutti i regni delle nazioni? Non hai tu nelle tue mani la forza e la potenza, in modo che nessuno può resistere contro di te? Non sei stato tu, Dio nostro, a scacciare gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo *Israele, e lo desti per sempre alla discendenza di *Abraamo, il quale ti amò? E quelli lo hanno abitato e vi hanno costruito un *santuario per il tuo nome, dicendo: “Quando ci cadrà addosso qualche calamità, spada, giudizio, peste o carestia, noi ci presenteremo davanti a questa casa e davanti a te, poiché il tuo nome è in questa casa; a te grideremo nella nostra tribolazione, e tu ci udrai e ci salverai”. Ora ecco che i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte *Seir, nelle terre dei quali non permettesti a Israele di entrare quando veniva dal paese d'Egitto –ed egli li lasciò da parte e non li distrusse –eccoli che ora ci ricompensano, venendo a scacciarci dall'eredità di cui ci hai dato il possesso. Dio nostro, non vorrai giudicarli? Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te!» Tutto Giuda, perfino i loro bambini, le loro mogli, i loro figli, stavano in piedi davanti al Signore. Allora lo Spirito del Signore investí in mezzo all'assemblea Iaaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaia, figlio di Ieiel, figlio di Mattania, il *Levita, tra i figli di *Asaf. Iaaziel disse: «Porgete orecchio, voi tutti di Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Cosí vi dice il Signore: “Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine; poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio. Domani, scendete contro di loro; eccoli che vengono su per la salita di Sis, e voi li troverete all'estremità della valle, di fronte al deserto di Ieruel. Questa battaglia non sarete voi a combatterla: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il Signore vi darà. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani, uscite contro di loro, e il Signore sarà con voi”». Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al Signore e l'adorarono. I Leviti tra i figli dei Cheatiti e tra i figli dei *Corachiti si alzarono per lodare a gran voce il Signore, Dio d'Israele. La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nel Signore, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e trionferete!» E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilí dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del Signore e, camminando alla testa dell'esercito, dicessero: «Celebrate il Signore, perché la sua bontà dura in eterno!» Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il Signore tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti. I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quand'ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.

Secondo libro delle Cronache 20:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dopo questi fatti, i Moabiti e gli Ammoniti, con rinforzi di Meuniti, attaccarono Giòsafat. Fu portata al re questa notizia: «Un esercito enorme marcia contro di te. È venuto dall’altra sponda del Mar Morto, dal territorio di Edom. Ora si trova a Casesòn-Tamar, cioè a Engàddi». Giòsafat ebbe paura e decise di rivolgersi al Signore. Ordinò un digiuno in tutto il territorio di Giuda. Gli abitanti si radunarono da tutte le città per chiedere aiuto al Signore, vennero a Gerusalemme da ogni località di Giuda. Giòsafat si mise in piedi, in faccia al cortile nuovo del tempio, e pregò così: «Signore, Dio dei nostri padri, tu solo sei Dio in cielo. Tu solo domini su tutti i regni e i popoli. Tu sei forte e potente: nessuno può opporsi a te. Tu, nostro Dio, hai cacciato gli antichi abitanti di questo paese per far posto a Israele tuo popolo e hai donato per sempre questa terra ai discendenti di Abramo, tuo amico. Qui essi si sono stabiliti e qui hanno costruito il tempio a te consacrato. Infatti dicevano: “Se verrà una sciagura o il castigo di una guerra o la peste o la carestia, noi verremo davanti a te in questo tempio, perché qui tu manifesti la tua presenza, grideremo a te nella nostra disgrazia e tu ci ascolterai e ci salverai”. Ora siamo attaccati dagli Ammoniti, dai Moabiti e dagli Edomiti. Quando i nostri padri vennero dall’Egitto, tu non hai permesso loro di passare attraverso le terre di questi popoli. Gli Israeliti fecero un percorso più ampio e non li distrussero. Ecco come ora ci ricompensano: vengono per scacciarci dalla nostra terra, quella che tu hai dato in possesso a noi. O Dio nostro, se non intervieni contro di loro, non abbiamo forza sufficiente di fronte a questo esercito enorme che viene contro di noi. Non sappiamo che cosa fare: ci rivolgiamo a te!». Tutti gli abitanti di Giuda stavano in preghiera davanti al Signore, comprese le donne con i loro figli e i bambini piccoli. Mentre l’assemblea era riunita, lo spirito del Signore scese su Iacazièl, un levita del gruppo di Asaf, discendente da Zaccaria, Benaia, Ieiel, e Mattania. Egli disse: «Voi tutti, abitanti di Gerusalemme e di Giuda, e tu, re Giòsafat, ascoltate quel che dice il Signore: “Non temete e non perdetevi di coraggio di fronte a questo immenso esercito: non sarete voi a combattere, ma Dio stesso. Domani i vostri nemici avanzeranno per la salita di Sis. Voi andrete loro incontro e li raggiungerete in fondo alla valle, di fronte al deserto di Ieruèl. Ma non toccherà a voi combatterli. Fermatevi là, schierati per l’attacco, e vedrete come il Signore vi salverà. Uomini di Gerusalemme e di Giuda, non temete e non perdetevi di coraggio: domani andate contro i vostri nemici e il Signore sarà con voi”». A queste parole Giòsafat si gettò con la faccia a terra. Anche tutti gli abitanti di Gerusalemme e Giuda si inchinarono profondamente per adorare il Signore. Poi i leviti dei gruppi di Keat e di Core si alzarono per lodare ad alta voce il Signore Dio d'Israele. Il mattino dopo l’esercito di Giuda si mosse verso la zona desertica di Tekoa. Prima della partenza, Giòsafat parlò alle truppe: «Uomini di Gerusalemme e di Giuda, ascoltatemi. Contate sulla forza del Signore vostro Dio e troverete forza. Fidatevi della parola dei suoi profeti e avrete successo». Giòsafat si mise d'accordo con le truppe e mandò davanti allo schieramento i cantori, vestiti con i paramenti sacri, perché lodassero il Signore con il canto: «Lodate il Signore perché eterno è il suo amore». Nel momento stesso in cui i cantori iniziarono l’acclamazione di lode, il Signore sconvolse di sorpresa Ammoniti, Moabiti ed Edomiti che stavano marciando contro l’esercito di Giuda. Cominciarono a combattersi tra di loro. Ammoniti e Moabiti si lanciarono contro gli Edomiti fino a ucciderli e sterminarli tutti; quando gli Edomiti furono finiti, gli altri si misero a massacrarsi tra di loro.

Secondo libro delle Cronache 20:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA, dopo queste cose, avvenne che figliuoli di Moab, e i figliuoli di Ammon, e con loro altri d'infra gli Ammoniti, vennero per far guerra contro a Giosafat. E vennero de' messi, che rapportarono la cosa a Giosafat, dicendo: Una gran moltitudine di gente di di là dal mare, e di Siria, viene contro a te; ed ecco, essi sono in Hasason-tamar, che è Enghedi. Allora Giosafat ebbe paura, e si dispose a ricercare il Signore, e fece bandire il digiuno a tutto Giuda. E que' di Giuda si raunarono per ricercare aiuto dal Signore; molti eziandio da tutte le città di Giuda vennero per ricercare il Signore. E Giosafat, stando in piè nella raunanza di Giuda e di Gerusalemme, si presentò nella Casa del Signore, davanti al cortile nuovo, e disse: O Signore Iddio de' nostri padri, non sei tu Dio nei cieli, e non signoreggi tu sopra tutti i regni delle nazioni? e non hai tu nella tua mano forza, e potenza, talchè niuno ti può contrastare? Non hai tu, o Dio nostro, scacciati gli abitanti di questo paese d'innanzi al tuo popolo Israele? e non hai tu dato esso paese in perpetuo alla progenie d'Abrahamo, il quale ti amò? Laonde essi vi sono abitati, e ti hanno in esso edificato un Santuario per lo tuo Nome, dicendo: Quando ci sopraggiugnerà alcun male, spada di punizione, o pestilenza, o fame, e noi ci presenteremo davanti a questa Casa, e davanti al tuo cospetto (consiossiachè il tuo Nome sia in questa Casa), e grideremo a te per la nostra tribolazione; esaudiscine, e salvaci. Or al presente, ecco, i figliuoli di Ammon e di Moab, e que' del monte di Seir, nel cui paese tu non permettesti ad Israele di entrare, quando veniva fuor del paese di Egitto; anzi se ne rivolse indietro, e non li distrusse; ecco essi ce ne fanno la retribuzione, venendo per iscacciarci dalla tua eredità, la quale tu ci hai data a possedere. O Dio nostro, non farai tu giudicio di loro? conciossiachè non vi sia forza alcuna in noi, per contrastare a questa gran moltitudine che viene contro a noi; e noi non sappiamo ciò che dobbiam fare; ma gli occhi nostri son volti a te. E tutti que' di Giuda stavano diritti davanti al Signore, insieme co' lor piccoli fanciulli, con le lor mogli, e co' lor figliuoli. Allora lo Spirito del Signore fu sopra Iahaziel, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Benaia, figliuolo di Ieiel, figliuolo di Mattania Levita, d'infra i figliuoli di Asaf, nel mezzo della raunanza, ed egli disse: Voi tutti uomini di Giuda, ed abitanti di Gerusalemme, e tu re Giosafat, attendete: Così vi dice il Signore: Voi, non temiate, e non vi spaventate, per questa gran moltitudine; perciocchè questa guerra non appartiene a voi, anzi a Dio. Domani andate contro a loro; ecco, essi montano per la salita di Sis, e voi li troverete all'estremità del torrente, dirincontro al deserto di Ieruel. Voi non avrete a combattere in questo fatto; presentatevi pure, e state fermi; e voi vedrete ciò che il Signore farà inverso voi per vostra salvazione; o Giuda, e Gerusalemme, non temiate, e non vi spaventate; domani uscite incontro a loro, e il Signore sarà con voi. Allora Giosafat s'inchinò con la faccia verso terra; e tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, si gittarono giù davanti al Signore, per adorarlo. Ed i Leviti, d'infra i Chehatiti, e i Coriti, si levarono per lodare il Signore Iddio d'Israele ad altissima voce. E la mattina seguente, il popolo si levò a buon'ora, ed uscì fuori verso il deserto di Tecoa; e, mentre usciva, Giosafat si fermò, e disse: Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme; credete al Signore Iddio vostro, e voi sarete assicurati; credete a' profeti di esso, e voi prospererete. E, tenuto consiglio col popolo, costituì de' cantori che cantassero al Signore, e lodassero la santa sua Maestà; e camminando dinanzi alla gente di guerra, dicessero: Celebrate il Signore; perciocchè la sua benignità è in eterno. E nel medesimo tempo ch'essi cominciarono il canto di trionfo, e le laudi, il Signore pose agguati fra i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, e que' del monte di Seir, i quali venivano contro a Giuda, ed essi si percossero gli uni gli altri. Ed i figliuoli di Ammon, e i Moabiti, si presentarono in battaglia contro agli abitanti del monte di Seir, per distruggerli, e per disperderli; e quando ebbero finito con gli abitanti di Seir, si aiutarono gli uni gli altri a disfarsi.

YouVersion utilizza i cookie per personalizzare la tua esperienza. Utilizzando il nostro sito Web, accetti il nostro utilizzo dei cookie come descritto nella nostra Privacy Policy