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Secondo libro dei Re 11:1-21

Secondo libro dei Re 11:1-21 NR06

Atalia, madre di Acazia, quando vide che suo figlio era morto, procedette a sterminare tutta la discendenza reale. Ma Ioseba, figlia del re Ioram, sorella di Acazia, prese Ioas, figlio di Acazia, dal gruppo dei figli del re che stavano per essere uccisi, e lo nascose con la sua balia nella camera dei letti; così sfuggì alle ricerche di Atalia e non fu messo a morte. Egli rimase nascosto con Ioseba per sei anni nella casa del SIGNORE; intanto Atalia regnava sul paese. Il settimo anno Ieoiada mandò a chiamare i capitani delle guardie del corpo dei soldati e li fece venire nella casa del SIGNORE; stabilì un patto con loro, li fece giurare nella casa del SIGNORE e mostrò loro il figlio del re. Poi diede loro questi ordini: «Ecco quello che farete: un terzo di quelli tra voi che sono di servizio il giorno del sabato starà di guardia alla casa del re; un altro terzo starà alla porta di Sur e un altro terzo starà alla porta che è dietro la caserma dei soldati. Farete la guardia alla casa, impedendo a tutti l’ingresso. E le altre due parti di voi, tutti quelli cioè che non sono di servizio il giorno del sabato, staranno di guardia alla casa del SIGNORE, intorno al re. Circonderete bene il re, ognuno con le armi in pugno; e chiunque cercherà di penetrare nelle vostre file sia messo a morte; voi starete con il re, quando uscirà e quando entrerà». I capitani eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Ieoiada; ognuno di essi prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato e quelli che uscivano di servizio il giorno del sabato; e si recarono dal sacerdote Ieoiada. Il sacerdote diede ai capitani le lance e gli scudi che erano appartenuti al re Davide e che stavano nella casa del SIGNORE. I soldati, con le armi in pugno, presero posto all’angolo meridionale fino all’angolo settentrionale della casa del SIGNORE fra l’altare e l’edificio, in modo da proteggere il re da tutte le parti. Allora il sacerdote condusse fuori il figlio del re, gli pose in testa il diadema e gli consegnò la legge. E lo proclamarono re, lo unsero e, battendo le mani, esclamarono: «Viva il re!» Atalia udì il rumore dei soldati e del popolo, e andò verso il popolo nella casa del SIGNORE. Guardò e vide il re in piedi sul palco, secondo l’uso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa al suono delle trombe. Allora Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura! Congiura!» Ma il sacerdote Ieoiada diede i suoi ordini ai capitani che comandavano l’esercito e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto: «Non sia uccisa nella casa del SIGNORE». Così quelli le fecero largo, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa. Ieoiada stabilì il patto – fra il SIGNORE, il re e il popolo – per il quale Israele doveva essere il popolo del SIGNORE; e stabilì pure il patto fra il re e il popolo. Tutto il popolo del paese entrò nel tempio di Baal e lo demolì; fece a pezzi tutti i suoi altari e le sue sculture e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi il sacerdote Ieoiada mise delle guardie alla casa del SIGNORE; prese i capitani, le guardie del corpo, i soldati e tutto il popolo del paese, e fecero scendere il re dalla casa del SIGNORE. Giunsero alla casa del re per la strada della porta dei soldati. E Ioas sedette sul trono dei re. Tutto il popolo del paese era in festa e la città rimase tranquilla, quando Atalia fu uccisa con la spada, nella casa del re. Ioas aveva sette anni quando cominciò a regnare.

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